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Carissime Sorelle, Carissimi Amici della Famiglia Laicale Smaldoniana

Con la benedizione del Signore e la luce-guida dello Spirito di Dio stiamo arrivando alla conclusione del nostro mandato di governo (2015-2021); nel sessennio le difficoltà non sono mancate in tutti i campi, in modo particolare l’evento epocale del Covid-19 ci ha imposto il distanziamento sociale a salvaguardia del bene della salute propria e dei fratelli, bloccando progetti e programmi formativi, con gravi conseguenze sul piano della vita personale e operativa. Il dramma sanitario del facile contagio ha interrotto i processi di normale incontro e di relazioni, tanto da farci sentire lontani ma non estranei, distanziati ma non assenti, nello spirito che ci ha animato e ci ha dato l’audacia di proseguire nel cammino. Carissime/i, con il presente Messaggio comunico ufficialmente a voi tutti, Fratelli e Sorelle, membri della Famiglia Smaldoniana, l’indizione del prossimo Capitolo generale ordinario del nostro Istituto, il XXI nell’ordine cronologico, che avrà la sua celebrazione nella Casa di preghiera, in Formia, nei giorni 10–25 luglio 2021. A questo evento collaborano le Suore Salesiane dei Sacri Cuori e la Famiglia Laica Smaldoniana, attraverso i vari Movimenti, con una partecipazione di preghiera, di studio e di proposte. In fondo, il Capitolo Generale costituisce “un tempo forte di riflessione e di orientamento per una ricerca condivisa della volontà di Dio ed uno sviluppo della vitalità dell’Istituto e della fecondità della missione”. Il tema conduttore del nostro lavoro, maturato nella preghiera e condiviso con le Sorelle del Consiglio, è di grande attualità ed ha un’incidenza rivoluzionaria: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso … fa’ questo e vivrai” (Lc 10, 37), proposta evangelica valida per ogni uomo di buona volontà, che riconosce nel suo DNA la relazione ad un “noi”, alla comunanza e originalità della vita, ricevuta gratuitamente e da donare gratuitamente agli altri. Insomma, una vita insieme, in cui l’impegno è espresso con lo slogan: “CURIAMO LA VITA CRISTIANA E CONSACRATA: PIÙ SORELLE /FRATELLI PER ESSERE PIÙ GENERATIVE/I “ Il testo evangelico, che ci accompagnerà nell’esame, studio, approfondimento, provocazione, sarà la parabola del buon samaritano (Lc 10, 25-37), che nasce come risposta ad una domanda che si genera nella profondità dell’anima di ciascuna/o di noi: “Chi è il mio prossimo?”. A questa domanda del dottore della legge Gesù lancia un invito che è al tempo stesso un progetto di vita, un progetto di famiglia, di società, di popolo, con alla base una nuova antropologia, inaugurata da Cristo, basata “sul dono, sulla relazione, sull’ospitalità”. In quest’ottica il donatore, colui che fa un dono o si fa dono all’altro, non è costretto da nessuno e non ha in vista qualche vantaggio da conseguire all’infuori del bene, fa il suo dono all’altro indipendentemente dalla sua risposta. In questa “mistica della vicinanza agli altri per cercare il loro bene, allarghiamo la nostra interiorità per ricevere i più bei doni del Signore.” (Evangelii Gaudium, n. 272). “Ѐ urgente perciò recuperare un’antropologia che ci faccia uscire dal deserto in cui la logica del mercato ci ha condotti, …. che ci faccia uscire dagli inganni e dalle trappole mortifere dell’individualismo” (Fratelli tutti n. 32). Attendiamo con fiducia le vostre proposte, perché l’Istituto religioso e i vari Movimenti Laicali possano, sull’esempio di San Filippo Smaldone, la cui carità fu il plusvalore della sua vita e della sua azione pastorale e carismatica, ricercare sentieri nuovi, vino nuovo, otri nuovi, relazioni nuove al fine di curare la propria vita spirituale, professionale, apostolica. In questa città terrena, in cui abitiamo temporaneamente noi, cristiani e consacrate, dobbiamo compiere il cammino di umanizzazione per realizzare il disegno di salvezza per tutti gli uomini. Affidiamoci alla protezione della Vergine Santa, donna feriale che c’insegna “a considerare la vita quotidiana come il cantiere dove si costruisce la storia della salvezza.” (Don Tonino Bello).

 

Insieme con il Consiglio vi abbraccio con affetto e vi lascio in attesa delle prossime tappe da vivere: la convocazione e la celebrazione del XXI Capitolo generale. Nel percorso abbiamo bisogno di tanta luce spirituale; vi invito a recitare quotidianamente la preghiera allo Spirito di Dio, allegata al presente Messaggio.

 


Roma, 10 gennaio 2021
Suor Ines De Giorgi - MADRE GENERALE