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L'Economa Generale, Sr Franca Elisa Aiello, nella giornata di oggi, ha presentato la relazione, approvata dalla Superiora Generale e dal suo Consiglio, sull'aspetto economico- amministrativo fiscale dell'Istituto religioso. La prima idea che ha veicolato :"L'uomo e il suo vero bene devono avere un primato anche nell'attività economica come, più ampiamente, nell'organizzazione sociale e politica" e continuando - le comunità devono esprimere la povertà collettiva attraverso la condivisione dei beni nei casi di necessità. Il primo valore da salvaguardare e valorizzare è l'uomo, la persona, nella sua integrità. La dimensione economica, quindi, è intimamente connessa con la persona e la missione". Ha evidenziato i processi economico amministrativi della Curia, la terziarizzazione del ramo d'azienda dei cedolini paga dei dipendenti all'Agidae, il capitale immobiliare e solido della Congregazione, con tabelle facilmente leggibili sul numero dei collaboratori laici, i contributi previdenziali e assistenziali dei dipendenti, il costo annuo dei dipendenti, il rapporto tra contributi ricevuti dalle Case e contributi versati all'INPS, come pure il contributo delle Case alla Curia, il conto Cifrino, le erogazioni ricevute da Enti privati e pubblici, il bilancio del sessennio della Curia, quello delle singole Case dell'Italia e dell'estero e, non ultimo, il conto missione, cioè l'aiuto economico che la Curia offre alle missioni povere per aiutare i nostri fratelli nella loro dignità, preoccupandosi della salute, dell'alimentazione, dell'istruzione e formazione dei bambini e dei giovani.
Tutto questo nella I e II parte della relazione: Nella terza parte sono registrate le donazioni e le alienazioni, le controversie giudiziarie con terzi, le solvenze dei debiti pregressi e l'imposta IMU versata per alcuni Istituti.
Nella 4 ^ parte, divisa in sezioni, ha descritto i lavori eseguiti sugli immobili di proprietà della Congregazione a carico della Curia e quelli a carico delle singole Case.
Chiude la relazione l'informativa, come un vademecum per il nuovo Consiglio, a carattere pratico. Conclude che non è più tempo di usare processi economici artigianali, ma altamente manageriali, per cui la competenza, mista ad una lungimiranza e globalità del problema, devono realizzarsi in chi opera nel settore. I beni dell'Istituto sono beni della Chiesa e la fedeltà alle piccole cose è fedeltà nel molto, per cui bisogna seguire tutti i processi economici, dall'inizio alla fine per evitare situazioni delicate perché siamo amministratori della multiforme grazia di Dio. Tempi difficili ma per chi crede nella Provvidenza, s'impegna a gestire bene il poco che si ha.
Ringrazia la Madre per il supporto di vicinanza, di collaborazione e di comprensione e fa presente i momenti difficili di una politica economica e di una legislazione contraddittoria in materia di politiche del lavoro e di tasse, continuamente soggetta a mutamento.